Fecondazione Assistita
Fecondazione in vitro
La fecondazione in vitro e le tecniche ad essa associate devono essere considerate di II° livello, poiché richiedono un'organizzazione clinica e di laboratorio molto complessa. La FIVET prevede la coltura in laboratorio di uno o più ovociti aspirati e di spermatozoi, seguita dal trasferimento intrauterino di uno o più embrioni.
Le indicazioni più comuni alla FIVET sono: danno tubarico irreversibile, fattore maschile medio, endometriosi, sterilità inspiegata, fattore immunologico.
Il prelievo degli ovociti rappresenta una delle tappe fondamentali della tecnica. Si esegue con l'ausilio di una sonda vaginale in anestesia locale o generale. Alla sonda viene applicata una guida attraverso la quale l'ago, collegato ad una pompa, sarà direzionato verso l'ovaio per l'aspirazione dei follicoli. Le complicanze del prelievo ovocitario possono essere le infezioni pelviche, il dolore pelvico, il sanguinamento vaginale, il sanguinamento addominale.
Gli ovociti ottenuti, e gli spermatozoi del partner, vengono incubati insieme nel mezzo di coltura per 12-18 ore. Gli embrioni ottenuti vengono incubati per altre 24 ore circa; e allo stadio di 4-8 cellule, dopo 48-72 ore dal prelievo ovocitario, si effettua il transfer intrauterino degli embrioni.
La percentuale di successo con questa tecnica varia dal 25 al 35%. Essa dipende dall'età della paziente, dalla qualità embrionale, dal numero di embrioni trasferiti, e da altri parametri non ancora valutabili.
Dottor Antonio Scotto Esperto Fecondazione Assistita Roma e Napoli